Encuentro entre amigos

Presso il Taller de Transformación Integral para los adultos mayores y los jóvenes, il 24 febbraio è stato presentato il nuovo libro di Epics Edizioni Encuentro Entre Amigos, una raccolta di ricette cubane e piemontesi realizzato nell’ambito del progetto Sinergia en Pogolotti, mirato alla ricerca delle origini delle comunità, delle aspirazioni e dei modi di convivenza che influenzano le popolazioni affinché le persone partecipino a un lavoro collettivo di costruzione di identità e approfondimento di conoscenza.

“Questo progetto ci ha fatto scoprire che a Cuba la più illustre famiglia italiana è piemontese. Conoscere le origini aiuta a costruire il senso di appartenenza e di orgoglio”, ha detto Caner Román, Master in Geografia e delegato del distretto 53 di Marianao (consigliere della comunità). “Alla stessa stregua, nelle scuole di Torino si stimola l’interesse alla conoscenza di Cuba attraverso storie di vita vissuta e presentazione delle abitudini e delle specificità culturali e delle eccellenze come la danza, il canto, la pittura e altre arti.

Un semplice modo di stare insieme

Esistono studi che affermano che all’origine di ciò che oggi chiamiamo convivialità vi siano le pratiche primitive di condivisione del cibo: i nostri antenati sedevano intorno al fuoco e, faccia a faccia, si sorridevano e, progressivamente, impararono a parlare.

Le stesse pratiche pare non siano mai state riscontrate tra altre specie. Nel regno animale, in genere, il contatto diretto degli occhi, l’apertura della bocca e l’esposizione dei denti sono gesti tipicamente ostili.

Il cibo – sostengono questi studi – deve quindi aver avuto una parte molto importante nella comunicazione che, a sua volta, deve essere stata incentivata in quei riti di condivisione in cui i nostri antenati hanno saputo rovesciare segnali di pericolo trasformandoli nell’essenza stessa dello stare insieme che caratterizza la condizione umana.

La tavola contemporanea e la consuetudine di mescolare cibo e parole in circostanze conviviali d’ogni genere deriverebbe dunque da un’esperienza molto lontana nel tempo con la quale la specie umana ha superato tensioni istintive naturali ed è salita nella scala dello sviluppo culturale e sociale.

La cucina e la gastronomia non corrispondono semplicemente agli alimenti di cui un Paese fa uso, ma ne costituiscono un vero e proprio patrimonio culturale. Il nostro modo di mangiare fa parte della nostra identità e la base di questa cultura alimentare nasce già in età prescolare, quando si imparano i gusti e i comportamenti alimentari attraverso l’osservazione e l’imitazione.

La nostra alimentazione ci identifica fortemente anche con una società: è un fattore di identità culturale tanto inconsciamente acquisito quanto profondamente radicato. Il cibo è uno tra i più efficaci meccanismi rivelatori dell’identità culturale, sociale, etnica e religiosa.

Nell’approccio con altre culture più o meno diverse e distanti (non solo in senso fisico), la cultura alimentare finisce spesso per essere un primo terreno di confronto rispetto al quale si osservano atteggiamenti che possono oscillare dal desiderio di rimanere ancorati alla propria identità, alla curiosità dell’incontro, del dialogo e dello scambio.

Il cibo, dunque, può costituire elemento di affermazione identitaria, ma anche mezzo di contaminazione culturale, una prima forma di contatto tra due modi di essere, tra gruppi sociali o individui che presuppone fiducia nell’altro, ossia in colui che ci prepara e ci offre un alimento.

Un’occasione da intendere non come pericolo per la propria identità – non esiste identità senza alterità, la conoscenza dell’altro e il confronto con esso – ma motivo di conoscenza attraverso gli elementi peculiari delle rispettive diversità culture: la molteplicità è una ricchezza per confrontarsi in maniera creativa.

C’erano tanti modi di pensare a un prologo per questo semplice libretto di ricette pensato, creato e realizzato da persone “normali”, nel senso che – per una volta – non sono “chef stellati” a scriverle…

Ho pensato di fare una sintesi di uno studio antropologico sull’importanza e sul ruolo del cibo nell’incontro e nello scambio tra culture, ma… in verità potevo fare una cosa molto più semplice che sarebbe stata sicuramente anche molto più vera…

La verità è che con i nostri amici cubani – e in particolare con gli amici del barrio Pogolotti – non abbiamo bisogno di tante parole: con loro, noi ci sentiamo da sempre trasportati da un afflato di sentimenti che va oltre qualsiasi cosa, ovviamente anche oltre il cibo. Ci sentiamo legati da un rispetto e un amore per la loro storia e per il loro modo di essere, e questo piccolo libretto, molto semplicemente, non è altro che un nuovo, ulteriore pretesto per stare insieme. Perché noi abbiamo già avuto altre occasioni di incontro e conoscenza, e abbiamo imparato a conoscere Cuba e la sua gente.

Ed è questo il motivo per cui abbiamo voglia di stare insieme alla gente di Cuba.

Centro Studi Italia Cuba

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Un saludo particular de Olga Ileana Jimenez con su casa editora EPICS, dirigida con su esposo Piero Guarini, los cuales nos dieron un gran apoyo, ya ellos son editores de la revista “Moncada” y han iniciado una serie de publicaciones sobre Cuba como por ejemplo La Guia sobre la cienaga de Zapata, primer libro de la coleccion “naturaleza secreta de Cuba”.

Gracias a su apoyo nuestro centro de estudios Italia-Cuba, han presentado un proyecto al Instituto Cubano del Libro para un apoyo de solidaridad con la editoria cubana.

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RICETTE ITALIA – CUBA

Breve introduzione alla cucina piemontese

In Italia le tradizioni de la cocina es diferente entre region e region es muy importante la posision geogragica y la conformazione del territoio che rendono il clima estremamente vario e determinano il fatto che a poche centinaia di chilometri l’una dall’altra si possano trovare realtà assai diverse fra loro per ambiente, cultura e quindi cucina.

Tanbien la historia ha contribuito a queste differenze. A ste diferencia ..el nascimiento de l’Estado  italiano con la unificacion de las  regioni è relativamente recente, nel 1861.

Prima del 1861  data dell’unificazione dell’Italia i territori  erano divisi in  Regni – Principati – Ducati – Repubbliche – Stato Pontificio, cada uno con sus carateristica y sovente en lucha entre ellos.

Por eso es muy dificil connotare con poche ricette la cucina italiana (che non significa solo spaghetti e pizza! Los platos son muchos porque como hemos dicho nacieron ..partendo dalle differenze territoriali.

Pertanto abbiamo ritenuto opportuno attenerci solamente all’arte culinaria tipica della nostra regione, il Piemonte…

La cucina piemontese – nata come cucina povera di ispirazione popolare legata ai prodotti agricoli e montani, essendo il Piemonte un territorio chiuso tra le montagne – nel ‘700, con il dominio dei Savoia,  si evolve come uno dei principali laboratori di ricerca gastronomica, emancipandosi dalla cucina francese con riferimenti ai prodotti regionali e al dialetto. Le sue caratteristiche sono l’attenzione all’economicità delle preparazioni, alla semplicità esecutiva e alla qualità dei prodotti.

Tra le innumerevoli ricette, sono state scelte quelle proposte dalle nostre amiche e amici che crediamo possano essere riprodotte anche in un territorio e con prodotti così diversi come quello cubano, segnalando le eventuali sostituzioni.

Ricette di: Anna, Candida, Clara, Daniela, Grazia, Luciana, Mariangela, Pinuccia.

Encuentro entre amigos
Epics Edizioni, luglio 2018

102 pagine