El italiano del Granma

Uno degli 82: Gino Donè Paro
Partigiano italiano, Espedicionario cubano (18 maggio 1924, San Biagio di Callalta – 22 marzo 2008, San Donà di Piave)

Quasi impossibile descrivere in poche parole la vita, le attività e il pensiero di Gino Donè.
Partigiano veneto, scontento dell’Italia del dopoguerra, migrante clandestino verso l’America Latina, approdato a Cuba, sposato a una ricca ragazza di Trinidad, chiamato da Fidel Castro a far parte degli espedicionarios, amico di Ernesto Che Guevara, considerato fuggitivo e poi clandestino, visse per anni negli Stati Uniti. Recuperato come fedele alla Rivoluzione nell’anno del ricordo del cinquantenario del Desembarco del Granma, reincontra finalmente il suo Comandante, Fidel Castro. Tornato in Italia senza più cittadinanza, ridiventa cittadino italiano solo pochi mesi prima della sua scomparsa, il 22 marzo 2008, nella sua terra veneta.

Duecento parole per raccontare una vita avventurosa, la vita di un uomo coerente, fedele ai suoi ideali prima di partigiano italiano e poi di rivoluzionario cubano.
Due frasi lo ricordano bene, le due frasi che spesso intercalava nei suoi racconti:

Noi, maledetti fuorilegge.

A Fidel, ¡fidelidad!

Non possiamo dimenticarlo “noi che l’abbiamo conosciuto, noi che l’abbiamo intervistato per ore in Italia e a Cuba, noi che l’abbiamo accompagnato a Cuba per ricordare la sua avventura in Messico prima, e poi sul Granma nel cinquantenario dell’inizio della Rivoluzione, noi che abbiamo realizzato il documentario ufficiale del cinquantenario del desembarco del Granma con Mundo Latino: Cuba Libre, noi che abbiamo passato ore e ore con lui e il suo più grande amico cubano Arsenio Garcia Davila (1/4/1931–1/9/2017), noi che abbiamo collaborato all’idea di AICEC di far conoscere Cuba ai ragazzi italiani con la nascita e il progetto della Brigada Gino Donè, noi…

Non possiamo dimenticare l’Ambasciata di Cuba in Italia, l’Associazione Nazionale di Amicizia Italia Cuba, il Circolo di Venezia dell’Associazione presso cui era iscritto, il Circolo di Marino a lui intitolato e AICEC (Agenzia per l’Intercambio Culturale ed Economico con Cuba) che ha dato vita alla “Brigada Gino Donè”, l’ANPI Nazionale e locale del Veneto, i Circoli dell’Associazione di Amicizia Italia Cuba e dell’ANPI che lo coinvolsero in moltissime iniziative quando rientrò in Italia.

Il 22 marzo sono 10 anni che Gino ci manca. Non possiamo dimenticarlo. Vogliamo ricordarlo. Ma vogliamo ricordarlo non solo con una commemorazione. Vogliamo ricordarlo con qualcosa che resti. E’ così che è nata, tra le altre, l’idea di realizzare dei “carteles” nella più cubana delle forme e delle modalità espressive di quell’arte. Con la passione e l’energia di Luigi Bardellotto del Centro Studi Cartel Cubano, sostenuto da AICEC e dal Centro Studi Italia Cuba di Torino e del Taller Portocarrero dell’Avana, sono stati contattati quattro artisti cubani che hanno aderito con entusiasmo. Epics Edizioni ha realizzato una brochure, una sorta di “catalogo” che illustra il progetto.