Ode alla Politica!

Novanta poeti di 25 paesi hanno unito le loro voci  “contro la guerra, la violenza, le aggressioni e le minacce” nell’Incontro Mondiale dei Poeti in Difesa dell’Umanità che si è svolto nello stesso luogo in cui 60 anni fa Fidel Castro pronunciò il suo discorso agli Intellettuali.
La Biblioteca Nazionale José Martí ha accolto i firmatari della Dichiarazione  “I Poeti resisteranno e la poesia vincerà” che partecipano alla Biennale della Poesia dell’Avana con Roberto Montesino Pérez, capo del Dipartimento Cultura del Comitato Centrale, Omar González, presidente del Capitolo Cubano della Rete in Difesa dell’Umanità, e il poeta Alex Pausides, membro della Presidenza della Biennale.
I firmatari del documento chiamano ad alzare gli stendardi della verità e della vita, che riconoscono che anche se “molte sono le forme adottate dal terrore e dalla morte, poche volte come oggi l’America Latina e i Caraibi  sono stati così vicini al pericolo di una guerra, quella che sta preparando il Governo degli Stati Uniti con il silenzio e la complicità di molti paesi”.
Coscienti che vogliono uccidere la poesia, i poeti assicurano che vincerà: “Le nostre voci continueranno a cantare il dolore, la paura, ma anche (…) l’amore e le sue infinite possibilità”.
“Non regneranno la prepotenza, la crudeltà e il crimine (…) Basta con i blocchi, le minacce e le menzogne. Che il nostro sia il regno della pace e dell’uguaglianza, l’universo della Poesia”, conclude il testo.
Considerata una sessione di lavoro, l’opportunità è stata propizia affinché i poeti scrivessero messaggi d’amore mentre un video mostrava sequenze raccolte dalle reti sociali.
“Ti hanno fatto diventare una parte di me, mia Habana”, ha raccontato il poeta peruviano Hildebrando Pérez mostrando la sua riconoscenza alla capitale cubana nel suo 500º compleanno, uno dei temi della Biennale.
I poeti hanno terminato la riunione convinti della necessità di difendere la pace in tempi in cui “l’aggressione cospira contro la poesia, sempre dalla parte del cuore”.
Madeleine Sautié, Granma, 28 maggio 2019

La Politica
La politica è l’arte di fare il bene

a chi lo necessita o, per meglio dire, al prossimo,
perché assomigli di più a un versetto della Bibbia.
La politica è bella quando non si maschera di politica
quando nasce come un germoglio di sempreverdi
quando non si trucca per apparire più bella
di quanto non sia realmente
quando costruisce ponti e distrugge muraglie. 
La politica non è un ragno peloso come molti credono
e non è nemmeno un tenero orsacchiotto  di peluche
la politica non ha niente a che vedere
con i partiti politici né con arringhe e barricate.
La politica è caricatura
nelle mani dei cattivi politici
di quelli che non sanno niente di politica
né di verità come i pugni chiusi.
La politica non ha niente a che vedere con i fallimenti sentimentali
né con le dure frustrazioni personali.
Lasciate tranquilla la politica, nella sua terra di umiltà
perché come ha detto il più saggio dei cubani,
lei è come la Patria, altare e non piedestallo.
La politica non è come il baseball che si può
dibattere nei parchi pubblici e nelle reti sociali.
Quasi tutto il mondo sa tanto di politica come di medicina
anche se in verità la politica è un balsamo
come gli unguenti delle nonne, quando si sanno applicare.
Non abusate di lei.
Non la maledite inutilmente.
Lasciatela  tranquilla, che compia il suo dovere nel suo quartiere generale
non la mettete in facebook, non lasciate che s’inquini con le nuove tecnologie,
lei è nemica della promiscuità.
I credenti che si occupano dei loro credo
e dei loro misteri religiosi sono molti
e fino ad ora nessuno ha potuto decifrare.
Come il big bang la politica è nata
con un grido di collera
e un’irrefrenabile vocazione di giustizia.
La politica non può essere un divertimento per burocrati annoiati
né per politici da paccottiglia.
Falegname è chi che sa tagliare il legno
panettiere è chi sa ammassare il pane.
La politica è dei veri rivoluzionari!
                                        Miguel Barnet (trad. Gioia Minuti)

http://it.granma.cu/cultura/2019-05-29/laggressione-della-destra-cospira-contro-la-poesia