José Martí, i suoi sogni non dormono

Un giorno come oggi, il 19 maggio di 125 anni fa, moriva in battaglia José Julián Martí Pérez, onorato a Cuba come eroe nazionale e fondatore della Patria.
José Martí è considerato uno dei più grandi scrittori del mondo ispanico, ma la sua importanza e rilevanza storica deriva dall’universalità del suo pensiero senza tempo. Dedicò la sua vita alla causa dell’indipendenza di Cuba dalla corona spagnola e al sentimento nazionale per non cadere mai più sotto un nuovo regime coloniale. Convinto che la libertà dei Caraibi fosse fondamentale per la sicurezza dell’America Latina e per il confronto alla pari con i Paesi del mondo, Martì dedicò il suo talento intellettuale e politico a forgiare il destino di Cuba. Il suo insegnamento e il suo pensiero furono guida e mentore del popolo cubano.
Per Martì, libertà e giustizia devono essere le pietre angolari di tutti i governi, e la rilettura del suo lavoro ne dimostra l’impegno. Mai accettò la riduzione delle potenzialità dell’Uomo, convinto com’era che la sua liberazione e redenzione potesse avvenire solo attraverso l’amore e la ragione.
Gli insegnamenti di Martí si pongono in contrapposizione a ogni sistema politico intollerante alla libertà che soffoca l’anelito al miglioramento delle condizioni di vita, condannano i regimi dispotici e privativi dei diritti umani, denunciano l’insensibilità agli aspetti spirituali e l’arroganza dei totalitarismi. La diffusione del pensiero di Martí, di perenne attualità, è ancora oggi di grande importanza.
José Martí si colloca storicamente tra il romanticismo e il modernismo. Il valore reale del suo talento si ritrova sia nei grandi ideali che lo condussero al sacrificio, sia nella sua opera letteraria. Poeta di grande qualità e semplicità, ruppe con la tradizione, fece uso di tutta la ricchezza di pensiero e linguaggio per offrirla in beneficio alla Patria.
José Martí fu Apostolo di una fiamma che si consumò nel suo proprio fervore e che non poteva avere altra fine che morire lottando. La sua opera letteraria è sbalorditiva data anche la sua purtroppo breve vita. Le Opere Complete sono costituite da più di una settantina di volumi fra prosa e versi (Ismaelillo, Versi liberi, Versi semplici), critica, discorsi, teatro (Abdala, Amore con amore si paga, Adultera), articoli giornalistici, epistolario (Lettere a mia madre), romanzi (Amicizia funesta), e Racconti Infantili.

Qui proponiamo un emozionante arrangiamento di Beatriz Corona sui versi tratti da “Versos Sencillos”, interpretato dal Coro Exaudi dell’Avana.
Coro Exaudi de la Habana: Penas

¡Penas! ¿Quién osa decir
que tengo yo penas? Luego,
después del rayo, y del fuego,
tendré tiempo de sufrir.

Yo sé de un pesar profundo
entre las penas sin nombres:
¡la esclavitud de los hombres
es la gran pena del mundo!

¡Hay montes, y hay que subir
los montes altos: ¡después
veremos, alma, quién es
quién te me ha puesto al morir!

Pena! Chi osa dire
che sono in pena? Poi,
dopo il fulmine, e dopo il fuoco,
avrò tempo per soffrire.

Io so del dispiacere profondo
le pene senza pari:
la schiavitù degli uomini
è la gran pena del mondo!

Ci sono montagne, e bisogna salire
le alte montagne: dopo
vedremo, anima, chi
ci ha messi a morte!