Un ponte letterario tra Torino e L’Avana

L’alleanza tra l’italiana Edizioni Epics d’Italia e la Casa Editrice Abril completa il progetto di scambio culturale tra Torino e L’Avana del Centro Studi Italia Cuba.
Piero Guarini, presidente del Centro Studi Italia Cuba, è capace di dare corpo alle idee con ogni parola. La sua presenza a L’Avana, in occasione della ventinovesima Fiera Internazionale del Libro, è il secondo passo per il consolidamento di un ponte di scambio culturale tra Torino e L’Avana.
– Come definisci il Centro Studi Italia Cuba?
– La nostra Associazione è nata solo due anni fa. Il nostro lavoro si basa sull’esperienza di ognuno di noi, membri dell’Associazione, di lavorare insieme e per Cuba attraverso i rapporti di scambio culturale con le Istituzioni cubane e l’Università dell’Avana. Il nostro scopo è consolidare il ponte culturale nelle due direzioni per mostrare la realtà di Cuba al maggior numero possibile di persone in Italia. È un modo per mostrare la ricchezza di Cuba, ovvero la sua Storia, le sue arti, le scienze e tutte le sfere della conoscenza sviluppate in questa magnifica Isola ponendola in contraddittorio con la visione del mondo diffusa in Occidente.
Per capirlo, dobbiamo pensare che in Italia, come in tutto l’Occidente, abbiamo un problema: il cosiddetto pensiero unico. Si dice che alla base della nostra società (capitalista) vi sia la democrazia, che tutte le idee sono uguali e difendibili, ma in realtà il pensiero neoliberista viene mostrato come il migliore e unico possibile per il progresso dell’umanità. E’ una grande ipocrisia, perché non si può parlare di democrazia attraverso il pensiero neoliberista, sono due cose diverse che non possono coincidere.
Questo è ciò che soffre il nostro popolo: una società in cui i più poveri sostengono politicamente coloro che li mantengono in questa povertà. Dobbiamo dimostrare in Italia che esiste un altro mondo possibile, un esempio che possiamo prendere dalla cultura e dal pensiero cubani. E quella base può essere dimostrata attraverso il libro, perché è un modo di trasmettere concetti, idee provenienti da tutti gli ambiti culturali, e può perfino essere un alleato quando si parla di politica.
Era necessario un contatto diretto per portare avanti questo lavoro e siamo stati fortunati fin dai tempi del “Progetto Culturale Comunitario Sinergia a Pogolotti” che ci ha permesso, attraverso la nostra dottoressa Mariangela Marengo e la ricercatrice recentemente scomparsa Acela Caner, di stabilire un ponte culturale con base in quel barrio dell’Avana, dove fu realizzato il primo quartiere popolare di Cuba.
Avevamo bisogno di stabilire un “ponte culturale” e ora abbiamo un progetto concreto che ha dato il suo primo passo alla Fiera Internazionale del Libro di Torino nell’aprile del 2019, quando abbiamo invitato la Casa Editrice Abril. In quell’occasione abbiamo avuto l’opportunità di far conoscere una selezione di 20 pubblicazioni per giovani della casa editrice cubanacurate e presentate dallo scrittore Rafael Grillo, il quale ha tenuto conferenze sulla realtà editoriale e l’universo culturale cubani a un numeroso pubblico.
Ma veniamo alla Fiera Internazionale del libro dell’Avana: come Edizioni Epics abbiamo organizzato due eventi in collaborazione con la Casa Editora Abril in occasione dei quali presenteremo le nostre pubblicazioni che lasceremo in donazione. Mi riferisco ai 12 libri che presenteremo l’8 febbraio, tra cui due bilingue di letteratura per bambini: “La creatura delle stelle” e “La coperta del nonno” della scrittrice romana Virginia Mergè che farà parte della nostra delegazione. Il secondo evento è il nostro omaggio alla Casa Editora Abril per i suoi 40° anniversario dalla sua fondazione.
“Oltre ai libri del catalogo della nostra Casa Editrice Epics saranno presenti libri donati dallo scrittore Roberto Fraschetti, dal Centro Studi Cartel Cubano e, grazie alla consolidata collaborazione con il Consolato del Vietnam di Torino, dal Centro Studi Vietnamita, che sarà per noi motivo di orgoglio poterlo presentare in questa edizione della Fiera che ha come paese ospite il Vietnam, paese con cui Cuba ha da sempre un rapporto di fraterna amicizia.
E’ nostro desiderio porci in relazione con il mondo editoriale cubano. Nel nostro paese, quella commerciale è la prima e forse unica ragione di esistere per una Casa Editrice; a Cuba il libro è invece uno strumento di diffusione della cultura, come dimostrano i differenti meccanismi di ideazione e distribuzione delle opere. Una cosa che ci piacerebbe immensamente è riuscire a portare autori cubani in Italia, alla Fiera Internazionale del Libro di Torino 2020.
E’ in programma, inoltre, la partecipazione della nostra Direttrice Artistica, la Professoressa Olga Ileana Jiménez Calá, laureata in Direzione Corale a Cuba, al concerto che offrirà al Convento di San Francisco de Paula.
E’ importante che a raccontare Cuba siano gli stessi cubani come garanti di questa realtà. Quando due culture si incontrano e si confrontano è necessario che si ascoltino per potersi capire.
Raúl San Miguel, 4 febbraio 2020
Articolo originale: Un puente de letras entre Turín y La Habana