Omara Portuondo, la leggenda vivente della musica cubana compie 90 anni

Ieri, 29 ottobre 2020, l’inossidabile cantante cubana Omara Portuondo, Diva del Buena Vista Social Club, ha compiuto 90 anni. Una leggenda vivente della musica cubana che non ha mai abbandonato il palco, sul quale ha festeggiato la ricorrenza con un concerto speciale e annunciando il suo nuovo prossimo album.
Lo spettacolo, trasmesso su Facebook, è stato registrato in assenza di pubblico al teatro Sauto de Matanzas, gioiello architettonico del XIX secolo in cui si sono esibiti la celebre orchestra Faílde, i Muñequitos de Matanzas e Haydée Milanés, che hanno cantato insieme a Omara canzoni significative e indimenticabili dal libro dei canti cubani.
Omara ha interpretato “Veinte años”, “Drume negrita”, “Hoy como Ayer” e “Lágrimas negros” con il tono chiaro e potente che è diventato il suo marchio, e ha ricevuto in video le congratulazioni dei connazionali Pablo Milanes e Alain Pérez, il domenicano Johnny Ventura, i messicani Lila Downs e Reyli Barba, e il guatemalteco Gaby Moreno che ha eseguito “Quizás quizás” in duetto con Omara.
“Grazie per aver riempito i nostri cuori con quell’energia e quella voce benedetta di cui solo Omara Portuondo è capace”, ha detto Moreno, che ha annunciato di avere l’onore di produrre il prossimo album della cantante, che ha alle sue spalle una discografia di una trentina album dal 1958, quando debuttò con il suo ormai mitico “Magia Negra”.
Leggenda vivente della canzone cubana, Omara Portuondo è uno dei grandi rappresentanti della musica tradizionale dell’isola caraibica, dove è anche venerata come la “fidanzata del filin”, (dall’inglese feeling, sentimento), genere di canzone cubana nata negli anni ’40.
“Congratulazioni Omara, diva cubana, cantante unica, persona eccezionale che ammiriamo e amiamo dai sentimenti e dalle emozioni più profonde dell’identità cubana. Buon compleanno!”, Ha scritto il presidente cubano Miguel Díaz-Canel su Twitter.
La sua lunga carriera inizia nel 1945 come ballerina nel famoso cabaret dell’Avana Tropicana, ma è nella canzone che la giovane Omara trova il suo spazio. Era il periodo d’oro della musica tradizionale cubana e presto divise la scena con gli ormai leggendari César Portillo de la Luz e José Antonio Méndez.
Insieme alla mitica Elena Burke, Moraima Secada e sua sorella Haydée Portuondo, ha fatto parte del Quartetto D’Aida guidato da Aida Diestro, che ha accompagnato star come Édith Piaf, Pedro Vargas, Rita Montaner, Bola de Nieve, Benny Moré e Nat King Cole durante le sue esibizioni al Tropicana.
A partire dagli anni ’70 ha cantato con l’Orchestra di Aragón, ha viaggiato molto e ha registrato tanti album, tra cui gli acclamati “Palabras” e “Desafíos” con l’etichetta spagnola Nubenegra.
Già da più di 70 anni, rafforza la sua posizione di star internazionale con il successo del Buena Vista Social Club, insieme al quale viaggia per il mondo tra gli applausi di pubblico e critica.
Nel 2009 ha vinto un Latin Grammy nella categoria di musica tropicale per il suo album “Gracias”, ha ricevuto il National Music Award, il più prestigioso del suo genere a Cuba, e nel 2019 ha ricevuto il Latin Grammy Award for Musical Excellence, tra i tanti altri premi.
Instancabile, Omara Portuondo ha lanciato ieri il suo album “Mariposas” sulle piattaforme digitali, nel pieno della pandemia, e ha aderito alle campagne sui social per lavarsi spesso le mani come misura preventiva contro il coronavirus.

Articolo originale di “El Espectador”